mercoledì 5 maggio 2010

PREGHIERA ALLA MADRE DELL'ETERNA LUCE



O dolce Medico, che curi le nostre anime, illumini i cuori, deh! guarisci le mie infermità, illumina la mia cecità, rischiarami la fede, conferma la speranza, accendimi la carità.
Tu sei la lucida stella che a noi generasti lo splendore della paterna gloria raggiante nello splendore dei santi; tu annunziasti l'eterno mattino ai sedenti nell'ombra della morte; tu, come risorgente aurora, prevenisti la nascita dell'eterno Sole, illuminando il mondo con la luce della grazia, irradiando la santa Chiesa col fulgore delle virtù.
Il tuo splendore sfolgora nel cielo, illumina il mondo, penetra l'inferno, abbatte i vizi, rinfervora le virtù, suscita la santità, procura la pace e la celeste carità. E tu risplendi per l'innocenza, rifulgi per la castità, sei bella di tutto l'ornamento della santità.
Tu sei la Madre dell'eterna Luce, del cui fulgore s'allietano gli angeli e gli uomini. Tu sei l'Aurora che genera il Sole, brillante di continua giocondissima luce, che tutta t'investe, che tutta t'accende.
Tu sei la Porta chiusa del Tempio, preparata all'ingresso del Re dei re; tu la Casa consacrata a Dio, segnata col suggello della SS. Trinità. Tu la lucida nube, per la quale si dissipa la caligine dei peccati; rorida nube, per cui la nostra aridità è refrigerata, fecondata la nostra sterilità; candida nube, che rischiara le tenebre dell'anima nostra.

O Madre della pace, rendi la pace ai nostri cuori! Tu freni le guerre, comprimi le ire; rigetti i superbi e sollevi gli umili; componi i discordi e plachi i nemici; unisci i presenti e richiami i lontani; e le basse e terrene cose riconcilii con le celesti e divine.
Tu partoristi il Dio del cielo, il Re della terra, il Signore dell'universo, il Riparatore del mondo, il Vincitore della morte, il Restauratore della vita, l'Autore dell'eternità. In modo sovrumano lo concepisti e senza dolore lo desti alla luce.
(Ildefonso da Toledo, 617-667)

venerdì 30 aprile 2010

respice stellam, voca Mariam


O tu che nell’instabilità continua della vita presente

t’accorgi di essere sballottato tra le tempeste

senza punto sicuro dove appoggiarti,

tieni ben fisso lo sguardo al fulgore di questa stella

se non vuoi essere travolto dalla bufera.

Se insorgono i venti delle tentazioni

e se vai a sbattere contro gli scogli delle tribolazioni,

guarda la stella, invoca Maria!

Se i flutti dell’orgoglio, dell’ambizione,

della calunnia e dell’invidia

ti spingono di qua e di là, guarda la stella, invoca Maria!

Se l’ira, l’avarizia, l’edonismo

squassano la navicella della tua anima,

volgi il pensiero a Maria!

Se turbato per l’enormità dei tuoi peccati,

confuso per le brutture della tua coscienza,

spaventato al terribile pensiero del giudizio,

stai per precipitare nel baratro della tristezza,

e nell’abisso della disperazione, pensa a Maria!

Nei pericoli, nelle angustie, nelle perplessità,

pensa a Maria, invoca Maria!

Maria sia sempre sulla tua bocca e nel tuo cuore.
E per ottenere la sua intercessione, segui i suoi esempi.

Se la segui non ti smarrerai,

se la preghi non perderai la speranza,

se pensi a lei non sbaglierai.

Sostenuto da lei non cadrai,

difeso da lei non temerai,

con la sua guida non ti stancherai,

con la sua benevolenza giungerai a destinazione.

S. Bernardo